Genova vent’anni dopo

Il 20 Luglio 2001 ero a Londra. Avevo 15 anni: gli anni della formazione delle idee e del carattere potremmo dire.
I social non erano paragonabili a quelli di oggi e in college non avevamo la TV. Seguivo ciò che accadeva a Genova comprando i giornali italiani, che all’estero venivano stampati con un giorno di ritardo. Scoprivo quindi tutto ciò che accadeva intorno al G8 in differita di 24 ore.
Le foto, i commenti, mi facevano imbestialire. Le immagini di Carlo Giuliani ucciso dallo Stato colpirono anche Pool, che allora non era particolarmente interessato alla politica e ai movimenti. Tentavo di spiegargli cosa stava succedendo mentre anche io tentavo di decrittarlo con i mezzi di allora.

Quelle scene di violenza gratuita e fine a se stessa, le atrocità e le torture commesse da polizia e carabinieri in quei giorni, l’enormità di quell’ingiustizia e la certezza dell’impunità hanno certamente contribuito in maniera determinante alla formazione della mia coscienza sociale.

Passati vent’anni, riascoltare e rivedere quelle scene è al tempo stesso doloroso e doveroso.
Doloroso perché a risentire gli audio originali di quei giorni viene ancora il groppo in gola. Doveroso perché occorre avere sempre ben a mente quanto poco ci vuole per perdere tutti i diritti che crediamo acquisiti, per sospendere la democrazia e ritrovarsi in uno Stato autoritario.

Una cosa sola voglio dire ai ragazzi. I diritti, come la democrazia, non sono una cosa che arriva per miracolo dalla sera alla mattina e non è che appena conquistato rimangono li per tabulas per sempre. Come la democrazia, vanno curati, coltivati, protetti, attuati, cioè, non è che conquisti un diritto e poi lo metti sull’armadio tanto starà li per sempre. Non è così. Perché la politica ha grandi fragilità, quindi se non te ne occupi, ti svegli un giorno e quel diritto non c’è più.”

Emma Bonino

A vent’anni di distanza, mi pare sempre più evidente come il G8 di Genova, l’omicidio di Stato di Carlo Giuliani, la Diaz, Bolzaneto e le cariche di piazza siano state il colpo di coda del ‘900. La definitiva fine di un secolo di scontri ideologici fortissimi e il tramonto di ogni tentativo di immaginare un mondo diverso. Per lo meno in occidente.
Dopo pochissimi mesi le Torri Gemelle e il mondo ha iniziato a pensare ad altro, iniziando quello che per adesso potremmo chiamare “il secolo delle crisi”: la crisi del terrorismo, la crisi economica, la crisi del Covid19.

Consiglio d’ascolto per queste giornate di Ricordo: Limoni, un podcast di Internazionale sul G8 di Genova vent’anni dopo, disponibile gratuitamente su tutte le piattaforme.
https://www.internazionale.it/notizie/2021/06/10/limoni-podcast-g8-genova

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