Il mondo fra 100 anni

Mi sembra giunto il momento di svelare la mia visione del mondo fra 100 anni.
Partendo dal presupposto che ogni forma istituzionale è tipica della sua epoca e nessuna è immutabile, secondo me lo Stato Nazione come lo conosciamo oggi ha fatto il suo tempo.

E’ una invenzione dell’Ottocento, ha retto bene nel Novecento, ma nel nuovo millennio ha mostrato la corda: non è più il sistema adatto.
La globalizzazione, le multinazionali, la velocità negli spostamenti, internet… tutte queste cose hanno reso impossibile per un singolo Stato governare la maggior parte delle materie. Un esempio? Come fai pagare le tasse per i guadagni in Italia ad una multinazionale come la Fiat con sedi operative a Torino e Detroit, sede legale in Olanda e sede fiscale a Londra? Non ce la fai.
Il mondo non rispetta più i confini nazionali, si muove di più e più in fretta, bisogna prenderne atto.
Quindi?
Io propongo di cancellare totalmente l’inutile fardello dello Stato: ormai è una palla al piede, troppo lontana dal cittadino perché possa occuparsi di problemi veri e locali e troppo ridotta per occuparsi dei problemi del mondo globalizzato.
Manteniamo i Comuni, dove i cittadini possono toccare con mano pregi e difetti, confrontarsi direttamente con i loro rappresentanti.
Manteniamo le Regioni, ideali per alcune materie più estese, come sanità, viabilità, scuola.
Manteniamo l’Europa, che ha la grandezza e la forza economica sufficiente per sedersi al tavolo e trattare alla pari con realtà continentali quali Stati Uniti, Cina, Russia, India, Unione Africana, ecc… Qui dovrebbero essere decisi gli indirizzi di politica economica e sociale. Le leggi di più ampio resporo, la politica monetaria, quella estera, la difesa: tutte queste sono materie che dovrebbero essere di competenza europea.
La decina di agglomerati che risulteranno (America del Nord, Europa, Unione Africana, Sud America, Cina, India, Russia, Unione Paesi Arabi, Australia, Sud-Est Asiatico) dovrebbero poi sedersi ad una istituzione più elevata, che può essere una sorta di Onu riformato, che decide di politiche migratorie, discordie fra regioni/paesi, economia mondiale, ecc…
Insomma, quel che rimarrebbe è:
– Comuni
– Regioni
– Europa riformata
– ONU a 10 membri
Via tutte i corpi intermedi, via province, via gli stati, via g8, g20, g4568, via fmi, via ocse, via nato, via seato e cazzate varie.
Semplificare ed uniformare.
Lo so, sto parlando di un’utopia, per cui la gente non è minimamente pronta e che i politici e burocrati di tutto il mondo osteggeranno fino alla morte.
Però lo vedo come un obiettivo a cui puntare, per gradi e con i dovuti metodi. Per me siamo già su questa strada.
Che ne pensate?

Related Posts

Calexico, una città di confine

Il 10 Agosto 2024 stavamo attraversando il deserto del sud della California in direzione est. Eravamo partiti da San Diego in direzione Phoenix, in Arizona. Abbiamo fatto una sosta a…

Read more

Il discorso sullo stato dell’Unione del Presidente Biden

Il discorso sullo stato dell’Unione (in inglese: State of the Union Address) è un evento annuale in cui il Presidente degli Stati Uniti d’America tiene un discorso davanti al Congresso…

Read more

Concorso 2 Agosto: aperta la trentesima edizione

Concorso 2 Agosto, Edizione 2024 E’ uscito in questi giorni il bando di concorso per la trentesima edizione del Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto”. Il Concorso attribuirà tre premi,…

Read more

Ingrid Betancourt candidata alla Presidenza

Ingrid Betancourt, la politica colombiana che rimase ostaggio delle FARC per sei anni, si candiderà alle prossime elezioni presidenziali. Leggi la notizia: https://www.ilpost.it/2022/01/19/ingrid-betancourt-colombia-presidenza/ Francesco Guccini diceva che “libertà non avremo…

Read more

Basta così

Ho ascoltato per parecchio tempo La Zanzara e da parecchio avevo smesso. Dopo oggi spero smettano anche altri, perché continuare a fare da megafono a fascismo becero e complottismi vari,…

Read more

Lascia un commento