La violenza scoppia improvvisa,
lacera il cielo colmo di nubi impetuose.
L’aria vortica con rabbia impazzita:
stormi di foglie,
luccicanti e secche,
tentano di raggiungere il cielo.
Il buio esplode di luce improvvisa
e il frastuono si spande
per la pianura infinita.
Il mondo si scuote
turbato nella calma del sonno
e prega forte di venir risparmiato.
Tra le nubi gonfie di pioggia
si sparge un ronzio sinistro,
metallico,
cupo,
continuo.
Il mondo si accorge subito
che il mattino,
forse,
non verrà.